Salvamento, storica medaglia per la Libertas Rivoli

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Tanto tuonò che piovve. Forse proprio nel modo e nel momento che meno si sarebbe immaginato.

Il Risultato con la r maiuscola, degno coronamento di anni e anni d’impegno della Libertas Rivoli nel nuoto per salvamento, è arrivato a inizio luglio a Roma, in occasione dei campionati italiani estivi Lifesaving di categoria, prestigiosa rassegna tricolore alla quale hanno partecipato 1270 atleti di 88 società. Si tratta di una storica medaglia di bronzo in piscina, conquistata nella specialità Torpedo da Nicolò Muccione, classe 2003, uno dei giovani più seri e promettenti della formazione allenata da Mattia Calabrese.

Nicolò è un ragazzo semplice, senza grilli per la testa, determinato ma al tempo stesso misurato. I suoi obiettivi li ha però non ama sbandierarli ai quattro venti. E’ cresciuto gradatamente, si è fatto le ossa nello Junior Team e solo quando si è sentito pronto per il salto di qualità ha cominciato a scalare le gerarchie tecniche della prima squadra. Il tutto senza fretta e convivendo con una fastidiosa otite che, specie a inizio stagione, ne ha inevitabilmente condizionato la preparazione in acqua, mentre quella in palestra si è intensificata sotto l’attenta e severa guida di Alberto Carpino. Lui non si è perso d’animo e, da brava formichina paziente, ha mese dopo mese costruito il suo piccolo tesoro agonistico. A questi campionati è arrivato in punta dei piedi, coltivando un sogno nel cassetto ma senza confidarlo nemmeno a se stesso. E anche adesso che il sogno è diventato realtà, ne parla con prudenza dialettica, quasi temendo che troppa euforia possa rovinare il racconto.

“Speravo di fare bene, ma sinceramente non osavo pensare alla medaglia e comunque non nella gara in cui l’ho vinta. Al limite, mi vedevo più protagonista nella prova Super. Devo anche dire che sono stato fortunato, perché sono arrivato terzo a pari merito con un altro ragazzo, e non capita spesso di realizzare lo stesso identico tempo di un avversario. Bastava un centesimo in più e la medaglia sfumava.”

E qui, per un attimo, la commozione prevale sull’emozione, perché il pensiero di Nicolò corre istintivamente alla persona alla quale questa medaglia, dal momento stesso in cui l’ha conquistata, vuole dedicare: Alberto Zattoni, che della Libertas Nuoto Rivoli è stato tecnico e preparatore atletico e che lo scorso 5 giugno ha purtroppo lasciato questo mondo, a nemmeno 32 anni di età. “Sì, mi piace pensare che quel pizzico di fortuna che ho avuto sia in realtà merito suo. Che da lassù, dovunque egli ora sia, ci abbia messo lo zampino lui. Lo so, forse è una sensazione puerile, ma è il mio modo istintivo di ricordarlo e ringraziarlo per tutto ciò che mi ha insegnato”.

Qualche attimo di pausa, poi Nicolò riparte. “Adesso sono contento di fare un po’ di vacanza, ma non troppa. A me allenarmi piace, anzi mi aiuta a cadenzare meglio gli impegni della giornata, studio compreso. Per la prossima stagione, un obiettivo ce l’ho già ben chiaro: realizzare il tempo limite per i campionati italiani assoluti. Quanto al resto, la mia vita non cambia. Mi piace leggere e scrivere, chissà magari un giorno diventerò un giornalista… Il calcio? Sinceramente non lo seguo, mi annoia!”

Il bronzo vinto nella specialità Torpedo è chiaramente il fiore all’occhiello, ma Nicolò ai Categoria ha conquistato anche 3 piazzamenti di buon livello: l’11° posto nella gara con le Pinne e il 13° sia nel Misto sia nel Super. Oltre a lui, alla rassegna nazionale hanno partecipato altri 5 atleti della Libertas Rivoli, a conferma della bontà globale del progetto tecnico portato avanti alla piscina Bonadies: Edoardo Esposito (miglior risultato il 15° posto nelle Pinne), Christian Trumino (32° nel Super), Viola Sabbi (trentottesima nelle Pinne), Alessandro Aliberti (41° nelle Pinne) e Francesco Ciavarella (72° nella Torpedo).

Insomma, l’ennesima conferma che alla fine il lavoro paga. Soprattutto se ispirato alla politica dei piccoli passi, come nel caso di Nicolò.