I personaggi della Bonadies/1: Vinicio, mister Master

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50, 26 e 58. Non è un terno secco da tentare sulla ruota di Torino (nel dubbio, gli amanti del Lotto potrebbero comunque giocarlo…) ma i numeri che sintetizzano idealmente la vita, soprattutto acquatica, di Vinicio Destratis,

uno degli istruttori più conosciuti e apprezzati della Libertas Nuoto Rivoli, il volto dal quale abbiamo scelto di partire nel nostro viaggio alla scoperta dei personaggi che, a vario titolo, occupano un posto significativo nella storia della piscina Bonadies.

50 sono gli anni che Vinicio, fisico aitante e simpatia istintiva, compie con leggerezza. Senza sentirli troppo e forse senza prendersi nemmeno troppo sul serio, come del resto abitualmente fanno le persone intelligenti. Gran parte di questo mezzo secolo, lui l’ha passata in piscina. “Mi portarono – ricorda con un pizzico di nostalgia – quando cominciai ad andare all’asilo. Avevo 3 anni, mi trovai subito a mio agio”. Poi, la tradizionale trafila acquatica: i corsi di nuoto, l’agonismo, il brevetto da assistente bagnante, l’insegnamento. Spostandosi, nel frattempo, dalle piscine torinesi a quella di Rivoli, dove nel 1992 la storia di una società diventa la storia di un uomo, e viceversa.

26 sono infatti gli anni che il buon Destratis insegna nuoto e che la Libertas Rivoli gestisce la Bonadies: un gemellaggio nato quasi per caso ma che, stagione dopo stagione, è diventato così forte e consolidato che in questo momento nessuna delle due parti riesce istintivamente a prendere anche solo in considerazione l’ipotesi di poterlo interrompere. “Il mio sogno – ammette Vinicio senza per questo lamentarsi del suo lavoro attuale – sarebbe quello di poter insegnare nuoto a tempo pieno. La piscina è il mio ambiente naturale, una bolla magica all’interno della quale i problemi non entrano, qui mi diverto persino la domenica mattina a venire a fare il fondo vasca. Adoro nuotare e mi piace insegnare agli altri a farlo: sinceramente, non mi vedo in un altro ruolo. Anche perché, se uno vuole, ha sempre qualcosa da imparare: io ad esempio non mi vergogno a dire che certe cose tecniche della nuotata a delfino le ho assimilate completamente solo in un corso di aggiornamento di pochi mesi fa. Eppure insegno da 26 anni!”

58 sono invece i secondi che rappresentano il record di Vinicio sui 100 stile libero. Un gran bell’andare “anche se – ammette lui – pure tra i Master c’è chi viaggia vicino ai 50 secondi…” I Master? Sì, i Master, l’anello di unione tra il Destratis nuotatore e il Destratis insegnante perché le due carriere di Vinicio, quella di atleta e quella di istruttore, si sono negli anni evolute parallelamente. La prima passando da una pratica agonistica classica a un’attività sempre impegnativa (“tuttora nuoto una media di almeno 15 km alla settimana”, sottolinea con una punta d’orgoglio) ma meno esigente, la seconda irrobustendo il ruolo di maestro impegnato nei corsi tradizionali con quello di punto di riferimento tecnico per chi intraprende l’attività dei Master e, da un po’ di tempo a questa parte, per gli amanti del triathlon. “Arrivano qui – spiega il nostro… mister Master – che sono magari fortissimi nel ciclismo e nella corsa ma vogliono raffinare le loro qualità nella terza disciplina di quel bellissimo sport, appunto il nuoto. A volte, inevitabilmente, le loro lacune tecniche sono evidenti, proprio perché non provengono come attività di base dal nuoto, e questo sinceramente facilita parecchio il mio compito. Ma i loro difetti li correggono in fretta e a quel punto comincia il difficile! Però per me seguirli è molto stimolante: ma non penso proprio che deciderò di imitarli più di tanto, a me il nuoto basta e avanza…”

La chiacchierata con Vinicio potrebbe durare a lungo, perché è un piacere respirare nelle sue parole l’aria dell’entusiasmo, quando parla di nuoto. Non perché ne veda solo i pregi, semplicemente perché quando una cosa ti piace riesci a sopportarne pure i difetti. “Secondo me – osserva con grande realismo - bisogna fare una distinzione di fondo tra nuoto agonistico e nuoto diciamo ludico. Il primo, obiettivamente, sovente è pesante. Come sforzo che richiede ma anche come situazioni logistiche. D’inverno ad esempio, quando fuori fa freddo o c’è nebbia, è mentalmente dura entrare nell’ordine di idee di andare in piscina, spogliarsi e macinare chilometri su chilometri. Se invece in piscina ci vai per puro diletto, quando vuoi tu, allora è tutto un altro film e diventa a mio avviso una delle sensazioni più belle della vita: già solo stare immersi nell’acqua, a rilassare fisico e mente, non ha prezzo. Poi, per carità, ognuno ha i suoi gusti”.

Questo è Vinicio Destratis, un personaggio non personaggio. Nel senso che fa e dice cose semplici, ma è la serenità che ricava da esse a renderle eccezionali. Se non ci credete, fate un salto alla Bonadies: mister Master vi aspetta.