Storia

25 ANNI DI BRACCIATE

Panta rei, tutto scorre.
E’ la celebre locuzione greca con cui viene abitualmente sintetizzato il pensiero di Eraclito, famoso filosofo del periodo socratico il quale, in merito al lento ma inesorabile divenire di ogni cosa terrena, scriveva che “non si può discendere due volte nel medesimo fiume”. Perché, aggiungiamo molto più prosaicamente noi, l’acqua che trovi oggi non è più quella che avresti trovato ieri e nemmeno quella che troveresti domani.
Ci assomiglia, però non è la stessa. Sì, tutto scorre. Eppure non necessariamente tutto cambia. C’è infatti un elemento capace di sopravvivere anche alle novità più frequenti e inevitabili: si chiama continuità. Quella, ad esempio, che nel suo piccolo la Libertas Nuoto Rivoli sta portando avanti nella piscina Bonadies dal novembre 1992.
Ora, paragone e presupposto sono sicuramente impegnativi al punto da rischiare di sconfinare nell’irriverenza (e di questo chiediamo scusa a Eraclito…), ma l’idea forse la rendono e ci offrono comunque lo spunto per approcciarci con una chiave di lettura diversa a un evento obiettivamente degno di considerazione, a maggior ragione in una società frenetica e foriera di repentini mutamenti come quella attuale: 25 anni di percorso (o se preferite di navigazione, visto l’argomento) comune. Fosse un matrimonio saremmo qui a parlare di nozze d’argento.
Trattandosi di sport, dove vincere non è un particolare secondario, potremmo pensare a qualcosa d’oro. La sostanza, in ogni caso, non cambia e attesta di un risultato importante, di cui proviamo a ripercorrere sinteticamente tappe e contenuti.
Più che una storia particolareggiata, vuol essere un piccolo viaggio nel tempo: 25 anni di bracciate che hanno costruito un passato importante, garantiscono un presente solido e autorizzano a sperare in un futuro ancor più roseo.


LE ORIGINI E LA CRESCITA

Dire 1992 equivale, almeno per i meno giovani, a tornare quasi automaticamente con la mente a uno dei momenti più complessi e delicati della storia recente del nostro Paese. E’ infatti l’anno in cui scoppia Tangentopoli: lo scandalo che, al di là di qualsiasi opinione ciascuno possa avere sulla vicenda, ha indiscutibilmente modificato in maniera netta il mondo politico italiano e a cascata tutti quelli a esso collegati, pianeta sport compreso.
Non era quindi facile, in un contesto del genere, intraprendere un’avventura lavorativa di qualsivoglia natura. Occorrevano coraggio, entusiasmo, competenza e forse anche quel pizzico di sana incoscienza che a volte ci permette di andare oltre i nostri stessi limiti.
Un mix di qualità che, oggi come allora, non fanno certo difetto a Enrica Lanza e Fulvio Martinetti, di fatto i pionieri di questa “scommessa” sportiva tuttora in corso.
Venticinque anni… nuotati intensamente, caratterizzati da inevitabili alti e bassi ma nel complesso più che soddisfacenti.
Certo, con le premesse di cui sopra non stupisce che gli inizi siano stati faticosi e laboriosi. Però le caratteristiche a cui abbiamo già fatto riferimento, unite all’esperienza accumulata in precedenti situazioni gestionali, hanno consentito allo staff della Libertas Nuoto Rivoli di ingranare ben presto la marcia giusta, nel segno della politica dei piccoli passi, quella che magari non ti permette exploit rapidi e roboanti ma alla distanza ti premia e soprattutto non ti porta a rischiare scivoloni fatali.
In quest’ottica vanno inquadrati tutti i salti di qualità effettuati dalla società, affiliata ininterrottamente dal 1992 alla Federazione Italiana Nuoto e al Centro Nazionale Sportivo Libertas.
Dal 2000 è Scuola Nuoto Federale con licenza all’esercizio dell’attività didattica per l’insegnamento del nuoto ed è riconosciuta Centro di Avviamento allo Sport del CONI per i settori nuoto, salvamento, sincronizzato e pallanuoto.
E’ inoltre Società Fiduciaria per quanto riguarda il nuoto per salvamento e abilitata alla Formazione e al rilascio delle qualifiche federali FIN di Assistente Bagnante. L’elenco potrebbe durare ancora a lungo ma, a
prescindere dagli attestati (comunque fondamentali, ci mancherebbe), a far testo è la qualità concreta del servizio offerto e su questo piano i 25 anni appena trascorsi rappresentano un biglietto da visita più eloquente di mille parole.
Qualità garantita dall’utilizzo di tecnici opportunamente qualificati ma anche costantemente aggiornati perché le attività natatorie, come del resto tutte quelle sportive e non solo, sono in continua evoluzione e il proprio bagaglio di conoscenze va quindi “rivisitato” il più frequentemente possibile.


GLI INVESTIMENTI EFFETTUATI

Crescere significa anche investire e pure sotto questo punto di vista la Libertas Nuoto Rivoli, pur cercando di rimanere sempre fedele al proprio proposito di non fare mai il passo più lungo della gamba, non ha perso occasione per progredire.
Al riguardo, è giusto e per certi versi doveroso sottolineare l’attenzione e la collaborazione ricevuta dalle Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli anni e da tutte le Associazioni che, comprendendo la valenza educativa e sociale dell’attività sportiva portata avanti alla piscina Bonadies, hanno contribuito a renderla sempre più funzionale e in linea con le nuove esigenze.
Anche qui, un elenco dettagliato di nomi e cifre sarebbe probabilmente riduttivo. Ci sembra però giusto sottolineare almeno alcune delle iniziative effettuate al riguardo. Ad esempio i lavori di riqualificazione dell’impianto realizzati ad agosto nel 2001 e nel 2002 col seguente programma: ristrutturazione e messa a norma dei locali di accesso, reception, spogliatoi uomini e donne, spogliatoi istruttori, infermeria e locali tecnologici; sostituzione impianto di produzione acqua calda sanitaria; sostituzione e messa a norma delle vigenti disposizioni dell’impianto di depurazione e controllo computerizzato del trattamento dell’acqua destinata alla balneazione; potenziamento e dimensionamento impianto di condizionamento di tutti i locali; sostituzione e ammodernamento arredi dei locali.
Del resto, una costante riqualificazione dell’ambiente e un opportuno adeguamento alle norme di sicurezza rappresentano da sempre delle priorità per la società presieduta da Enrica Lanza che nel 2005 ha provveduto all’installazione del primo sterilizzatore per piscine in Piemonte funzionante a raggi ultravioletti con tecnologia al quarzo: strumento efficacissimo nella lotta contro i batteri, che consente di avere l’acqua più pulita e un minor consumo di cloro.
Gli investimenti sono stati nel corso degli anni preziosi anche per il miglioramento tecnico del panorama didattico proposto: sotto questo profilo va ad esempio analizzato l’allestimento della vasca di acquaticità, comunemente definita vaschetta, una struttura autonoma riservata agli under 6 e con un’altezza dell’acqua che non supera i 85 cm, preziosissima per consentire l’insegnamento delle prime nozioni natatorie anche ai piccolissimi e accogliere i portatori di disabilità
Così come merita risalto l’introduzione, avvenuta di recente, di due sollevatori per disabili, ausilio fondamentale per lo svolgimento di una delle attività nella quale la Libertas Nuoto Rivoli si è maggiormente specializzata nel corso degli anni.

 

IN ACQUA DALL’ALBA AL TRAMONTO

Vuoi nuotare dalle 6,30 alle 21? Alla Bonadies puoi! Sembra uno slogan promozionale, invece di fatto capita già. Tra nuoto libero mattutino e serale, corsi riservati alle scuole dell’obbligo e quelli aperti a tutte le età, preagonismo e agonismo, l’impianto sito in via Togliatti 1 è infatti praticamente in funzione dall’alba al tramonto.
Nel segno di un’ampia gamma temporale ma anche generazionale, perché c’è spazio per i bambini di pochissimi mesi così come per gli arzilli vecchietti ancora perfettamente in grado di farsi una bella nuotata, per chi vuole nuotare da solo oppure in compagnia (riscuotono ad esempio successo i corsi per nuclei familiari), per le donne in gravidanza così come per quelle che hanno appena partorito, per i ragazzi che puntano ai vertici agonistici e per chi, meno fortunato di loro, è alle prese con una disabilità 
ma non per questo rinuncia a esprimere le sue potenzialità in acqua, per chi predilige discipline nuove tipo l’Acqua Fitness o deve effettuare la ginnastica rieducativa.
Insomma, un panorama didattico di straordinaria validità, reso possibile e adeguatamente efficace da un apposito staff che si muove sotto la supervisione di Fulvio Martinetti, direttore tecnico e coordinatore della Scuola Nuoto Federale e propone i seguenti referenti. Attività didattiche: Sara Maritano, Marco Fiori. Agonismo: Mattia Calabrese (allenatore responsabile), Alberto Zattoni (allenatore). Preagonismo (Junior Team): Diego Patrito. Nuoto Disabili: Marco Fiori. Nuoto Master: Vinicio Destratis.
Un team affiatato e collaudato che, assieme a Enrica Lanza nel ruolo di commissario FIN e di Maria Cristina Martinetti in qualità di commissario interno, si occupa anche di uno dei momenti didattici più significativi e tradizionale per la Libertas Nuoto Rivoli: l’assegnazione dei brevetti. Per gli allievi, un sospirato riconoscimento dei progressi compiuti in mesi e mesi di apprendimento. Per i tecnici, l’occasione di verificare l’efficacia delle metodiche d’insegnamento utilizzate.
Quest’anno, l’evento ha coinvolto 104 iscritti, di età compresa tra i 6 e i 21 anni, proponendo una gamma di valori tecnici estremamente composita, ben sintetizzata dalla diversa tipologia e dal grado di difficoltà dei vari brevetti (in tutto 6). Si è infatti passati dalle timide bracciate dei principianti alle vasche su vasche nuotate da chi ormai si trova sulle soglie dell’agonismo.
In sintesi, un lavoro mirato e scrupoloso, documentato anche dall’attenzione con cui i responsabili dell’attività in programma alla Bonadies analizzano i dati frutto dei rilievi statistici effettuati sul numero delle persone che frequentano l’impianto, sulla loro età e sul tipo di attività scelta. Si cerca, come si suol dire in questi casi, di lasciare nulla al caso e anche questo è un semplice ma importante modo di venire il più possibile incontro alle legittime esigenze e preferenze dell’utente.


I PROGETTI REALIZZATI

Parallelamente all’attività quotidiana (e fortemente correlata a essa), negli anni la Libertas Nuoto Rivoli ha sviluppato anche una serie di Progetti nei quali è possibile individuare un comun denominatore: la cultura all’acqua e nell’acqua. Una sorta di filo conduttore ideale che attraversa trasversalmente tutte le ramificazioni del palinsesto programmatico della Bonadies, a cominciare dai corsi della mattina dedicati alle scuole dell’obbligo, ideale trampolino di lancio per quelli del pomeriggio e fisiologico preludio al preagonismo e all’agonismo.
In quest’ottica merita evidenziare un’iniziativa nata fin dalle prime… bracciate di questi 25 anni, vale a dire il progetto “Il Nuoto nella Scuola”, sviluppato dal 1992 al 1998 in collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto e coordinato dal Comune di Rivoli, nell’ambito della sperimentazione nazionale supervisionata dal Ministero della Pubblica Istruzione. Un progetto che ha visto coinvolte tutte le Scuole Elementari dei Comuni di Rivoli, Villarbasse, Rosta e Buttigliera, per un totale medio di circa 1.300 allievi per ogni anno scolastico.
Dal 1998, in una per certi versi simbolica staffetta, il testimone passa nelle mani di un altro progetto: “Il Nuoto in Cartella”, che proprio in quell’anno viene ufficialmente presentato dalla Libertas Nuoto Rivoli (congiuntamente all’Amministrazione Comunale della Città di Rivoli) al CONI, il 28 maggio, alla presenza delle massime autorità sportive e scolastiche. In realtà l’iniziativa, che in quel momento riceve tutti i patrocini e i protocolli del caso assumendo le dimensioni di progetto pilota a livello nazionale, era già stata avviata in modo sperimentale nella piscina Bonadies, radicandosi in tal modo in misura sempre più rimarchevole nella piattaforma didattica della pratica natatoria da parte degli allievi delle scuole di Rivoli. Originale e significativo, al riguardo, l’opuscolo creato come supporto dell’iniziativa, una specie di diario nel quale lo studente poteva annotare sviluppi e particolari del suo rapporto con il nuoto, rendendo di conseguenza sempre più familiare ed efficace il suo inserimento nel contesto acquatico.
Col passare degli anni, e senza tralasciare l’ulteriore crescita de “Il Nuoto in Cartella”, sono state attivate nuove tematiche. Nel biennio 2006/07, ad esempio, la Direzione della Scuola Nuoto Federale della Libertas Nuoto Rivoli ha esteso il progetto a tutti gli allievi frequentanti i corsi in età compresa tra i 7 e 10 anni. Così ha preso corpo “Cerca l’atleta e trovi il Campione”, la strada per incrementare la promozione agonistica senza venir meno a quei valori innanzitutto promozionali che un Ente come la Libertas deve e vuole costantemente rispettare. Questa inedita iniziativa ha coinvolto circa 350 giovani, ai quali sono stati dedicati appositi percorsi formativi aderenti alle linee didattiche Nazionali FIN, con momenti di verifiche in corso d’opera, inerenti la valutazione della maturazione atletica del giovane nuotatore in oggetto.
Proseguendo nel solco già tracciato in modo più che funzionale, dal 2010 è stato dato spazio a “Nuotare in sicurezza”. Se l’originario progetto “Il Nuoto in Cartella” aveva come obiettivo creare condizioni, opportunità e motivazioni affinché tutti i giovani delle fasce d’età delle scuole dell’obbligo avessero l’opportunità di avvicinarsi all’acqua per conoscerla, vivendone un’esperienza motoria diretta, la nuova iniziativa mira ad allargare i confini del discorso, prendendo in considerazione la cultura dell’approccio all’elemento-acqua, della sua salvaguardia e della possibilità di prevenire gli incidenti. Questo a fronte delle legittime preoccupazioni collegate a un dato dell’O.M.S. secondo cui nel 2002 in tutto il mondo sarebbero morte per annegamento circa 376 mila persone, molte delle quali non avevano ancora raggiunto il quattordicesimo anno di età.
Nella sua valenza culturale e pedagogica, il progetto si è pertanto posto l’obiettivo di ricordare a tutti coloro che vanno in piscina, al lago o al mare, per attività ludico-ricreative o sportive, la necessità di usare particolare prudenza, ricordandosi di poche ma essenziali regole di condotta che, al di là e a prescindere da qualsiasi forma di retorica fine a se stessa, possono davvero salvare una vita.
Il tutto tentando al tempo stesso di tracciare le linee per un programma organico di informazione e di applicazione pratica di percorsi formativi ed educativo-motori per ogni ciclo scolastico d’istruzione, al fine di radicare nel futuro cittadino un’adeguata cultura della sicurezza nell’ambiente acquatico e un’opportuna tutela del medesimo.


L’AGONISMO E LE MANIFESTAZIONI

Come in quasi tutte le società sportive, la ricerca del campione (o anche solo l’intenzione di creare le basi per sperare che possa al proprio interno nascerne qualcuno) è un percorso al quale negli anni la Libertas Nuoto Rivoli non ha rinunciato a priori, senza però mai farne un’esasperata priorità.
Non sarebbe del resto nello stile di un Ente promozionale che incoraggia innanzitutto i valori umani ed educativi della pratica sportiva e nemmeno in quello di Enrica Lanza e Fulvio Martinetti che hanno sempre visto nello sport prima un modo per socializzare e crescere poi, eventualmente e in un secondo tempo, l’occasione per emergere. Questo ha fatto sì che nel tempo la società raggiungesse comunque dei vertici agonistici di assoluto rilievo (ad esempio le medaglie vinte nel nuoto per salvamento al trofeo internazionale di Lignano Sabbiadoro nel 2011 o lo strapotere nelle gare bandierine sulla spiaggia di E. Biglia, capace per due anni consecutivi di conquistare il titolo italiano sia di categoria sia assoluto), senza per questo stravolgere metodiche e finalità della propria programmazione tecnica.
Negli ultimi anni, questa tendenza di base si è ulteriormente rafforzata privilegiando una struttura che faccia dello Junior Team il fondamentale punto di partenza per creare potenziali primattori che avranno poi modo di dimostrare pienamente il loro valore una volta approdati al team più propriamente agonistico.
Il tutto senza bruciare le tappe e soprattutto conservando quella componente umana e sociale che il nuoto, a maggior ragione quello per salvamento, coltiva dentro se stesso. Ecco perché gli atleti della Libertas Nuoto Rivoli partecipano con assiduità alle gare federali (anche di notevole spessore tecnico) ma si presentano con grande entusiasmo pure ai blocchi di partenza di quelle del circuito Regionale Libertas e nobilitano con la loro presenza le passerelle “sociali” come “Nuotare sotto l’albero”, l’iniziativa creata per salutare gli allievi dei corsi e i loro genitori prima delle festività natalizie e dimostrare a chi si è appena approcciato alla ribalta natatoria i livelli che si possono raggiungere, anno dopo anno, proseguendo nel percorso tecnico proposto dagli istruttori e dagli allenatori. 
Del resto, non tutte le gare devono per forza avere uno scopo puramente agonistico. Ad esempio la Maratona di nuoto, proposta alla Bonadies nel 2000 e nel 2001 e rilanciata quest’anno proprio per festeggiare i 25 anni di presenza sul territorio, prevede sì un minimo di stimolo finalizzato a percorrere il numero di vasche che ciascuno si sente in grado di fare ma consiste innanzitutto in una sana giornata di festa acquatica dove a vincere sono davvero tutti: dal bimbo che ha appena imparato a nuotare senza salvagente e si ferma dopo pochi metri all’esperto nuotatore che ogni giorno inanella vasche su vasche e si presenta con l’intenzione di macinare un bel po’ di chilometri…


L’ATTIVITA’ PER I DISABILI

Ultimo (ma non per importanza, e non è la solita frase fatta che si usa in queste circostanze), il settore che si può considerare il fiore all’occhiello dell’attività svolta da un po’ di tempo a questa parte dalla Libertas Nuoto Rivoli: quella a favore dei soggetti disabili. Lezioni individuali o di gruppo ma anche una vera e propria squadra che partecipa, con risultati di crescente levatura tecnica, alle gare del circuito Special Olympics Italia: ci riferiamo in particolare, limitando l’analisi al 2017, ai Giochi Regionali svoltisi a Cuneo il 20 e 21 maggio e ai Giochi Nazionali Estivi che Biella ha ospitato dal 3 al 9 luglio.
Un’attività in continua crescita, come dimostra anche il fatto che il Centro Regionale Libertas del Piemonte abbia voluto quest’anno inserire, nell’ambito dei suoi abituali campionati di nuoto, svoltisi il 27 maggio a Chivasso, la prima edizione dei Para Campionati Regionali Libertas, denominati “L’acqua non mi limita”. Il tutto senza dimenticare che il primo obiettivo dell’attività a favore dei soggetti disabili resta il loro approccio di base all’elemento acquatico. Ed è questo il settore nel quale ultimamente la Libertas Nuoto Rivoli si è sempre più specializzata, attraverso l’allestimento e il continuo aggiornamento d’uno staff qualificato e l’utilizzo di nuove strutture (ad esempio due sollevatori) che migliorano l’efficacia del lavoro realizzato. 
Anche in questo campo, la società ha cercato di seguire le linee d’un progetto-guida ben definito: nella fattispecie “Insieme in acqua”, un percorso didattico che, utilizzando nella giusta misura l’attività ludico-motoria, permette all’individuo di conseguire la maggior confidenza possibile con l’acqua. In tal modo, apprendimento e divertimento possono procedere di pari passo e nel contempo è possibile migliorare caratteristiche essenziali quali l’acquaticità, la coordinazione motoria, il rilassamento neuromuscolare, l’autonomia e l’interazione con l’ambiente e le persone che in esso si va a incontrare.
Dunque, un settore in rapida e lodevole espansione. Lo dimostra anche il fatto che uno dei corsi maggiormente seguiti e richiesti, nell’ambito del programma didattico proposto dalla Scuola Regionale di Formazione Sportiva Libertas del Piemonte, sia quello di Educatore Sportivo di base in disabilità. Ma al di là delle aride considerazioni di natura economica o di mercato, la prima valenza di simili iniziative è quella umana: aiutare chi sta peggio di noi magari non è (o non lo è per tutti) un dovere ma probabilmente è il migliore dei diritti che potrebbe capitarci di esercitare.